29 aprile 2020

RIALZATI, ITALIA! LA QUARANTENA COME OCCASIONE PER RIPENSARE LA FISCALITA’, IL LAVORO E IL DIRITTO ALLA VITA


«Ogni Sovranità, compresa quella monetaria, deriva dal Popolo; pertanto ogni Emissione Monetaria è legittima se fatta a favore del Popolo, cioè pariteticamente a favore di tutti i Cittadini.
Di conseguenza tutto il denaro emesso fino ad oggi è da considerare di proprietà del Popolo.
È possibile la riappropriazione da parte del Popolo di tutto il denaro esistente, lasciandolo nella disponibilità dei possessori, assoggettandolo però ad un prelievo dell’8% annuo, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche.
Ciò può essere ottenuto convertendo il denaro in moneta elettronica, registrata in una Contabilità Generale Nazionale gestita da un Centro Contabile Elettronico.
Tale Centro provvederà a versare mensilmente nei Conti di Cittadinanza il corrispondente Reddito, nonché al pagamento delle Spese Pubbliche, prelevando il denaro dalla Cassa Nazionale.
La Cassa Nazionale sarà alimentata prelevando trimestralmente il 2% dei saldi attivi di tutti i Conti.
Tale nuovo assetto sociale è caratterizzato dall’assenza di prelievi statali dal Settore Economico con la conseguenza del dimezzamento dei costi di produzione.
Ciò comporta il raddoppio del potere d’acquisto del denaro e quindi anche di tutti i redditi dei Cittadini.
Con i precedenti redditi, a doppio potere d’acquisto, nonché con il godimento del Reddito di Cittadinanza, anch’esso a potere d’acquisto doppio, si avrà una immediata forte domanda di mercato, capace di riavviare lo sviluppo sociale,
Con il Reddito di Cittadinanza Universale i Cittadini potranno fare fronte alle esigenze vitali proprie e dei familiari e se vorranno disporre degli altri beni prodotti dal mercato si orienteranno verso attività produttive, in condizioni contrattuali vantaggiose, per l’esistenza del Reddito di Cittadinanza.
Per evitare parassitismi monetari a danno di altre Nazioni, annualmente si incrementerà o diminuirà l’ammontare del Reddito di Cittadinanza a seconda che la bilancia commerciale sarà attiva o passiva.
La sicurezza economica di base farà sì che i Cittadini divengano di fatto i governatori della vita sociale con le proprie scelte di acquisto non condizionate dalla povertà.
La Produzione, sia materiale che immateriale, sarà al servizio della libera domanda proveniente dal Popolo.
Il raddoppio del potere d’acquisto del denaro consentirà l’immediata estinzione del Debito Pubblico e anche l’assenza dell’inflazione renderà accettabile il prelievo fiscale dalla Massa Monetaria.
Con ciò si avrà anche la fine del Signoraggio, senza traumi per le Banche Centrali, che vedranno crescere il potere d’acquisto del loro precedente capitale monetario e potranno così lavorare nel tessuto sociale, fornendo convenienti servizi finanziari ai Cittadini.
Si ha così la possibilità di un Giubileo Monetario.»

Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia 31 maggio 2009

GLOSSARIO:
NEOFISCALITA’: si intende con tale termine la FISCALITA’ MONETARIA. La neofiscalità consiste nella sostituzione di tutte le tasse e imposte attuali con un’unica imposta su tutto il denaro esistente, piccola (ipotizzata dell’8% annuo) ma ineludibile (grazie alla conversione di tutto il contante in moneta elettronica: con ciò tutto il sommerso verrebbe alla luce, con quello che ne consegue anche quale lotta alla criminalità organizzata). L’imposta unica monetaria elimina il problema causato dal fatto che la tassazione si scarica, attualmente, sui prezzi dei prodotti, disincentivando l’acquisto dei beni di consumo e dei servizi.
REDDITO DI CITTADINANZA: si intende con ciò un reddito base universale incondizionato, spettante dalla nascita alla morte a ciascun cittadino in quanto essere umano facente parte di una comunità statale.
Costituirebbe diritto inviolabile ed inalienabile del singolo; quello spettante ai minori verrebbe gestito dagli esercenti la responsabilità genitoriale (genitori o tutori).
Permetterebbe la concretizzazione del Diritto alla Vita riconosciuto dalle Costituzioni della maggior parte degli Stati, e dalle vigenti Convenzioni sui Diritti Umani.

RIALZATI, ITALIA! LA QUARANTENA COME OCCASIONE PER RIPENSARE LA FISCALITA’, IL LAVORO E IL DIRITTO ALLA VITA




                                IL LAVORO UMANO

In passato, il lavoro umano, è stato sempre visto come l’unico mezzo per il conseguimento dei mezzi per la sopravvivenza, e non già come mezzo di evoluzione culturale individuale e di progresso sociale in generale. 

In tale ottica si mirava, da parte del settore pubblico, a creare posti di lavoro, magari con funzioni artificiose e innaturali, per assicurare il lavoro al maggior numero possibile di Cittadini. 

Naturalmente, gli oneri di tali provvedimenti, si scaricavano sul campo economico, in aggiunta alle pastoie burocratiche che necessariamente derivavano dalle funzioni artificiose di un tal genere di incombenze.

Con ciò si creavano le premesse per la bancarotta delle strutture sociali che, con il tempo, non riuscivano a compensare gli squilibri prodotti, anche perché si operava in presenza di concorrenza estera, meno tartassata, evidentemente, da analoghe politiche.


La crescita abnorme del debito pubblico che, oltre che del prelievo fiscale, si alimentava ricorrendo al settore dei prestiti onerosi, ha generato un certo ripensamento nelle autorità pubbliche, che hanno iniziato a tentare di risalire la china con propositi di privatizzazione e di alienazione del patrimonio pubblico. 

Ma, tali propositi, si riveleranno chimerici se non si perviene ad un riesame della situazione generale, e soprattutto delle false filosofie che l’hanno generata. 

Se così si farà, non si potrà non arrivare alla conclusione che, soltanto con la istituzione della Neofiscalità e del Reddito di Cittadinanza, si potrà pervenire a quella valida base di partenza, che permetterà poi, in breve tempo, di riordinare la Società in maniera conforme alle legittime aspettative umane. 

La prima convinzione da acquisire è quella che, l’Essere Umano, non ha diritto ad un lavoro qualunque, ma alla vita, e ciò potrà essere validamente conseguito con la istituzione del Reddito di Cittadinanza, esteso a tutti i componenti sociali, dalla nascita alla morte. 


Con ciò si potrà provvedere allo smantellamento di tutte le strutture previdenziali ed assistenzialistiche, nonché di tutte le limitazioni in campo di assunzioni e di licenziamento dal lavoro, consentendo così alle forze lavorative di rifluire dai settori morti a quelli vitali della vita sociale. 


Della liquidazione, degli eventuali attivi delle strutture previdenziali, si parla nel capitolo ad esse dedicato. La mobilità lavorativa, conseguente al necessario ritorno alla contrattazione individuale, in presenza della sicurezza di base fornita dal Reddito di Cittadinanza, farà rapidamente riprendere vitalità al settore economico, da un lato, e restituirà ai Cittadini il potere sulla gestione della propria vita privata e lavorativa, dall’altro. 


Ciò influenzerà positivamente la vita delle Aziende produttive, che si troveranno in presenza, non di generiche richieste di lavoro, ma di offerte professionali, soggettivamente motivate, e quindi benefiche per l’atmosfera produttiva. 

Da parte dei Lavoratori vi sarà anche la richiesta di contropartite aziendali, commisurate alle prestazioni che vengono offerte e alle esigenze particolari del singolo Lavoratore, il tutto concretato in un contratto individuale che impegna le parti al suo rispetto. 

La capacità contrattuale del singolo Lavoratore, dipende, da un lato, dalla sua condizione di sicurezza di vita derivantegli dal percepimento del Reddito di Cittadinanza e, dall’altro, dalla giusta valutazione, che si affina nel tempo con l’esperienza contrattuale, delle proprie capacità, in rapporto alle esigenze della controparte. 

Ciò avrà la conseguenza di stabilizzare i prezzi dei prodotti del mercato, giacché è impensabile che un Imprenditore possa accettare costi superiori a quelli consentiti dai prezzi dei beni della concorrenza.

La mobilità lavorativa avrà, inoltre, l’effetto di costringere le Aziende, ai necessari aggiornamenti tecnologici, per non vedere defluire la propria manodopera verso offerte più vantaggiose, da parte di concorrenti più esperti. 

Vi sarà così un sano equilibrio tra le offerte di lavoro e le richieste, in merito alle relative contropartite, e le parti in causa si condizioneranno reciprocamente, con vantaggio dei prezzi e conseguente potere d’acquisto monetario. 

L’abbassamento dei prezzi incrementerà il valore del denaro percepito dai Lavoratori, con beneficio aggiuntivo rispetto a quello conseguito nella libera contrattazione individuale. 
Con ciò la vita economica diverrà fonte di soddisfazione e non di angosce come per il passato. 

L’esistenza del Reddito di Cittadinanza permetterà, a tutti, di orientare le proprie scelte di lavoro, su basi «vocazionali», e quindi non coercitive, permettendo di indirizzarsi verso quelle Aziende e verso quei Settori per i quali si nutre interesse. Sarà anche possibile, a chi lo vorrà, orientarsi verso le libere ricerche culturali, in vista di soggettive necessità o inclinazioni. 

L’essenziale è che, nelle scelte individuali, non si inseriscano azioni coercitive, e quindi di violenza, lasciando che sia il Singolo ad attivarsi nella maniera che riterrà consona alla propria personalità. Quanto esposto è presente nelle più profonde aspirazioni degli Esseri Umani, ed è il soffocamento di tali istanze che ha generato, nel passato, tutti i dolorosi, e spesso funesti, problemi sociali. 

Coloro che sono riusciti a prescindere da tali istanze,
hanno attribuito a virtù un tale superamento, ed hanno poi cercato di inculcare, spesso con violenza, negli altri una tale filosofia rinunciataria, fonte di interiori squilibri e di infelicità. 

Oggi tutti i sintomi storici parlano a favore della esigenza di pervenire, al più presto, ad assetti sociali come quello proposto, giacché, dopo le lunghe e dolorose semine del passato, è giunto il momento della raccolta, con il sentimento di felicità che si accompagna ad ogni maturazione e raccolta di buoni frutti. 

Le esigenze monetarie, connesse alla istituzione del Reddito di Cittadinanza, possono agevolmente essere soddisfatte dalla istituzione della Neofiscalità , sterile dal punto di vista dell’aggravio dei costi dell’economia, ma sufficiente a fornire le necessarie risorse, per far fronte alle esigenze monetarie sociali.


(tratto da “La Neosocietà”, di Nicolò Giuseppe Bellia, 1993)

GLOSSARIO:
NEOFISCALITA’: si intende con tale termine la FISCALITA’ MONETARIA. La neofiscalità consiste nella sostituzione di tutte le tasse e imposte attuali con un’unica imposta su tutto il denaro esistente, piccola (ipotizzata dell’8% annuo) ma ineludibile (grazie alla conversione di tutto il contante in moneta elettronica: con ciò tutto il sommerso verrebbe alla luce, con quello che ne consegue anche quale lotta alla criminalità organizzata). 
L’imposta unica monetaria elimina il problema causato dal fatto che la tassazione si scarica, attualmente, sui prezzi dei prodotti, disincentivando l’acquisto dei beni di consumo e dei servizi.


REDDITO DI CITTADINANZA: si intende con ciò un reddito base universale incondizionato, spettante dalla nascita alla morte a ciascun cittadino in quanto essere umano facente parte di una comunità statale.
Costituirebbe diritto inviolabile ed inalienabile del singolo; quello spettante ai minori verrebbe gestito dagli esercenti la responsabilità genitoriale (genitori o tutori).
Permetterebbe la concretizzazione del Diritto alla Vita riconosciuto dalle Costituzioni della maggior parte degli Stati, e dalle vigenti Convenzioni sui Diritti Umani.

RIALZATI, ITALIA! LA QUARANTENA COME OCCASIONE PER RIPENSARE LA FISCALITA’, IL LAVORO E IL DIRITTO ALLA VITA

«Ogni Sovranità, compresa quella monetaria, deriva dal Popolo; pertanto ogni Emissione Monetaria è legittima se fatta a favore del P...