«Ogni Sovranità, compresa quella monetaria, deriva dal Popolo; pertanto ogni Emissione Monetaria è legittima se fatta a favore del Popolo, cioè pariteticamente a favore di tutti i Cittadini.
Di conseguenza tutto il denaro emesso fino ad oggi è da considerare di proprietà del Popolo.
È possibile la riappropriazione da parte del Popolo di tutto il denaro esistente, lasciandolo nella disponibilità dei possessori, assoggettandolo però ad un prelievo dell’8% annuo, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche.
Ciò può essere ottenuto convertendo il denaro in moneta elettronica, registrata in una Contabilità Generale Nazionale gestita da un Centro Contabile Elettronico.
Tale Centro provvederà a versare mensilmente nei Conti di Cittadinanza il corrispondente Reddito, nonché al pagamento delle Spese Pubbliche, prelevando il denaro dalla Cassa Nazionale.
La Cassa Nazionale sarà alimentata prelevando trimestralmente il 2% dei saldi attivi di tutti i Conti.
Tale nuovo assetto sociale è caratterizzato dall’assenza di prelievi statali dal Settore Economico con la conseguenza del dimezzamento dei costi di produzione.
Ciò comporta il raddoppio del potere d’acquisto del denaro e quindi anche di tutti i redditi dei Cittadini.
Con i precedenti redditi, a doppio potere d’acquisto, nonché con il godimento del Reddito di Cittadinanza, anch’esso a potere d’acquisto doppio, si avrà una immediata forte domanda di mercato, capace di riavviare lo sviluppo sociale,
Con il Reddito di Cittadinanza Universale i Cittadini potranno fare fronte alle esigenze vitali proprie e dei familiari e se vorranno disporre degli altri beni prodotti dal mercato si orienteranno verso attività produttive, in condizioni contrattuali vantaggiose, per l’esistenza del Reddito di Cittadinanza.
Per evitare parassitismi monetari a danno di altre Nazioni, annualmente si incrementerà o diminuirà l’ammontare del Reddito di Cittadinanza a seconda che la bilancia commerciale sarà attiva o passiva.
La sicurezza economica di base farà sì che i Cittadini divengano di fatto i governatori della vita sociale con le proprie scelte di acquisto non condizionate dalla povertà.
La Produzione, sia materiale che immateriale, sarà al servizio della libera domanda proveniente dal Popolo.
Il raddoppio del potere d’acquisto del denaro consentirà l’immediata estinzione del Debito Pubblico e anche l’assenza dell’inflazione renderà accettabile il prelievo fiscale dalla Massa Monetaria.
Con ciò si avrà anche la fine del Signoraggio, senza traumi per le Banche Centrali, che vedranno crescere il potere d’acquisto del loro precedente capitale monetario e potranno così lavorare nel tessuto sociale, fornendo convenienti servizi finanziari ai Cittadini.
Si ha così la possibilità di un Giubileo Monetario.»
Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia 31 maggio 2009
GLOSSARIO:
NEOFISCALITA’: si intende con tale termine la FISCALITA’ MONETARIA. La neofiscalità consiste nella sostituzione di tutte le tasse e imposte attuali con un’unica imposta su tutto il denaro esistente, piccola (ipotizzata dell’8% annuo) ma ineludibile (grazie alla conversione di tutto il contante in moneta elettronica: con ciò tutto il sommerso verrebbe alla luce, con quello che ne consegue anche quale lotta alla criminalità organizzata). L’imposta unica monetaria elimina il problema causato dal fatto che la tassazione si scarica, attualmente, sui prezzi dei prodotti, disincentivando l’acquisto dei beni di consumo e dei servizi.
REDDITO DI CITTADINANZA: si intende con ciò un reddito base universale incondizionato, spettante dalla nascita alla morte a ciascun cittadino in quanto essere umano facente parte di una comunità statale.
Costituirebbe diritto inviolabile ed inalienabile del singolo; quello spettante ai minori verrebbe gestito dagli esercenti la responsabilità genitoriale (genitori o tutori).
Permetterebbe la concretizzazione del Diritto alla Vita riconosciuto dalle Costituzioni della maggior parte degli Stati, e dalle vigenti Convenzioni sui Diritti Umani.